Il Sole 24 Ore - Antonio Longo - Pag. 33 14 Ottobre 2025

Il nuovo regime degli impatriati permette di svolgere anche attività collaterali

Con la risposta a interpello 263/2025 l’Agenzia delle Entrate afferma che il nuovo regime degli impatriati, seppur più restrittivo rispetto al precedente, consente di svolgere attività lavorative ulteriori rispetto a quella incentivata. La risposta affronta un tema molto sentito: la compatibilità del regime con lo svolgimento di un’ulteriore attività lavorativa al rientro in Italia. Nel caso esaminato un cittadino italiano si era trasferito all’estero nel 2023 per lavorare come dipendente presso una società estera, mantenendo però una collaborazione coordinata e continuativa con un’università italiana. Intende rientrare in Italia nel 2026 per lavorare come dipendente presso una società diversa e non collegata a quella estera, proseguendo al contempo la collaborazione con l’università. L’Agenzia conferma che il contribuente potrà accedere al nuovo regime agevolativo, ma solo con riferimento al reddito da lavoro dipendente prodotto in Italia per la nuova società. (Ved. anche Italia Oggi: ‘Impatriati/2 Sono escluse le collaborazioni in ateneo’ – pag. 25)