Il Sole 24 Ore - Laura Ambrosi, Antonio Iorio - Pag. 39 9 Maggio 2025

Autorizzazione agli accessi nel rispetto dei vincoli Cedu

La Corte europea per i diritti dell’uomo, con la sentenza dello scorso 6 febbraio, ha rilevato l’insufficienza delle garanzie nel sistema italiano sugli accessi fiscali nei domicili aziendali, per mancanza di autorizzazione giudiziaria preventiva e controllo ex post. Con l’ordinanza n. 11910 i Supremi giudici hanno rinviato il giudizio su un caso simile, dando 60 giorni di tempo per le osservazioni sulla rilevanza della pronuncia CEDU. Una società contestava la validità dell’accertamento fiscale basato su un accesso ritenuto illegittimo, autorizzato solo da un comandante della Guardia di Finanza. Per la società, tale pratica viola norme costituzionali e sovranazionali. La sentenza dei giudici di Strasburgo ha ribadito che anche i domicili aziendali sono tutelati e che l’attuale disciplina italiana non soddisfa i requisiti di legalità. I giudici di legittimità hanno sospeso il giudizio in attesa di valutazioni.