Il Sole 24 Ore - Alessandro Germani - Pag. 39 16 Maggio 2025

Riserve in sospensione, sostitutiva a decremento del patrimonio netto

In vista delle scadenze di fine giugno le imprese sono chiamate a valutare la convenienza di procedere ad affrancare le riserve in sospensione di imposta che si trovano nel patrimonio netto. Questo dipende anche dalla pianificazione a livello di distribuzione dei dividendi che ciascuna impresa è in grado di fare. Il tema è tornato di attualità in quanto l’art. 14 del Dlgs 192/2024 ha previsto una forma di affrancamento straordinario delle riserve.  La norma inquadra immediatamente l’elemento oggettivo facendo riferimento ai saldi attivi di rivalutazione, fondi e riserve in sospensione d’imposta. Che devono sussistere nel bilancio al 31 dicembre 2023 e che residuano al termine dell’esercizio in corso al 31 dicembre 2024. L’appeal è rappresentato dal fatto che l’affrancamento può essere effettuato in tutto o in parte. Inoltre, a fronte di un 10% di sostitutiva si evita l’applicazione dell’Ires e dell’Irap, senza trascurare la convenienza finanziaria in quanto si paga a rate di quattro anni.