Primo test sulla maxi-cedolare: paga il 26% solo un locatore su dieci
La cedolare secca del 26%, introdotta nel 2024 per chi affitta due o più case con locazione breve, riguarda finora solo l’11,3% dei proprietari, secondo i primi dati del Caf Acli. Per la prima casa in affitto breve resta applicata l’aliquota del 21%. Tra chi ha più immobili in locazione breve, il 40,3% affitta anche con formule tradizionali. Intanto, i locatori devono affrontare nuovi obblighi, come il Codice identificativo nazionale (Cin) e l’adeguamento degli alloggi a standard di sicurezza. Diverse associazioni di categoria stanno contestando normative locali e nazionali, fino alla Corte UE. È stato annullato anche l’obbligo ministeriale di identificazione in presenza dell’ospite. I vincoli crescenti, secondo i rappresentanti dei proprietari, rischiano di penalizzare i piccoli locatori e incentivare l’irregolarità.