Tassa globale in crisi dopo lo stop agli Usa Attuazione a rilento fuori dall’Europa
La Global minimum tax del 15% è stata recepita, almeno in parte, in 55 Paesi e territori, di cui oltre la metà nel Vecchio continente. La Cina, però, non si è impegnata ad applicare l’imposta. Scopo del progetto Ocse è quello di neutralizzare i meccanismi di spostamento dei profitti nei Paesi dove le tasse sono più basse, consentendo agli Stati in cui operano le multinazionali di applicare a cascata tre diversi tipi di prelievo. Le stime ipotizzavano un gettito annuo aggiuntivo di 220 miliardi di dollari a livello mondiale. L’attuazione concreta, però, non è stata uniforme. In Europa, 22 Paesi membri su 27 hanno recepito tutte e tre le componenti del nuovo tributo. L’Italia ha inserito la Global minimum tax nella riforma fiscale e ha già emanato anche numerosi decreti ministeriali. Fuori dall’Europa il cammino è a rilento: all’inizio del 2024 i Paesi che avevano attuato almeno in parte l’imposta minima globale erano 23. Nell’ultimo anno e mezzo 36 Stati si sono attivati.