Il Sole 24 Ore - Benedetto Santacroce - Pag. 33 13 Maggio 2025

Mandato, la forma scritta del contratto non condiziona l’applicazione dell’Iva

La forma scritta del mandato non è sempre vincolante per la determinazione degli effetti Iva, ma il suo utilizzo è preferibile per esigenze di certezza sia tra gli operatori coinvolti che verso il Fisco. Questo è uno dei profili, affrontati dal principio d’interpretazione n. 5, redatto dal Comitato del modulo 24 Iva del Sole 24 Ore, nell’analisi delle criticità che sorgono in riferimento al mandato con o senza rappresentanza. Il principio fornisce soluzioni e spunti di riflessione sul tema sulla base della giurisprudenza e della prassi nazionale e unionale. La presenza del mandato (con o senza rappresentanza) è un requisito fondamentale per determinare gli effetti Iva e la corretta qualificazione dell’operazione. Anche un mandato orale o per facta concludentia può essere valido, secondo la giurisprudenza Ue, ma la forma scritta aiuta a definire meglio i limiti dell’attività svolta dal mandatario. È importante distinguere tra operazioni svolte per conto del mandante e quelle “in proprio”. In caso di anticipazioni e riaddebiti (es. imposte, dazi), serve verificare un nesso diretto con l’operazione principale per includerli nella base Iva.