Sta per tagliare il traguardo il restyling per il fisco sulle imprese. Dagli errori contabili a uno più stretto rapporto tra fisco e bilanci. Dagli interessi moratori a un allineamento delle regole sulla global minimum tax alle ultime evoluzioni Ocse. I lavori sul correttivo del decreto Irpef Ires stanno andando avanti per cercare di portare il testo all’esame preliminare del prossimo Consiglio dei ministri che, con buona probabilità, sarà in calendario già lunedì prossimo. I tecnici stanno definendo le misure da inserire in un provvedimento. L’intento è quello di fare aggiustamenti destinati ad impattare già dall’anno d’imposta 2025 e quindi avere ricadute nella dichiarazione dei redditi da presentare nel 2026. Tra i punti oggetto di maggior approfondimento c’è quello della disciplina degli errori contabili. L’obiettivo è quello di definire meglio quando poter sfruttare quella che è a tutti gli effetti una semplificazione. La partita si gioca intorno al concetto di ‘rilevanza’ dell’errore, per cui il rinvio non potrà che essere fatto ai principi contabili nazionali o internazionali a seconda dell’impresa interessata.