Corriere della Sera - Andrea Ducci - Pag. 18 22 Ottobre 2025

Fisco, quinta rottamazione: così scattano le 54 rate Tassi più alti, salgono al 4%

La quinta rottamazione interessa i mancati versamenti di imposte, contributi previdenziali e gli avvisi bonari affidati all’agente della riscossione fino al 31 dicembre 2023. Sono fuori dalla rottamazione i debiti sui quali è in corso un accertamento come pure gli evasori totali e i contribuenti che dolosamente si sono sottratti ai versamenti. La nuova definizione agevolata prevede la possibilità di pagare il dovuto in un’unica soluzione entro il 31 luglio 2025 o farlo, a rate, in un numero massimo di 54. Non si versano gli interessi, le sanzioni e l’aggio. Ma siccome viene accordata una rateizzazione per estinguere il debito si paga un interesse. In tal caso si applica un tasso del 4%, anziché del 2% come nelle vecchie definizioni agevolate. Il raddoppio degli interessi rende meno conveniente questa nuova rottamazione. La possibilità di diluire il versamento fino a un massimo di 54 rate si traduce in un costo alla voce interessi che può arrivare a circa il 35%. La scelta di aderire alla nuova rottamazione deve essere comunicata entro il 30 aprile 2026, con un’apposita dichiarazione telematica attraverso il sito dell’Agenzia delle Entrate. (Ved. anche Italia Oggi: ‘Rottamazione 5 per i ruoli affidati fino al 31 dicembre 2023’ – pag. 30)