Stretta sulle compensazioni, sotto esame 140 miliardi
La stretta sulle compensazioni assestata dalla manovra 2026 mette sotto tiro almeno 140 miliardi di euro, considerando i crediti già maturati e quelli che si consolideranno nel corso del 2025. Oltre 130 miliardi riguardano bonus casa maturati a partire dal 2020 e non ancora utilizzati. Il resto arriva dai crediti maturati nel corso dell’anno attraverso gli investimenti nella Zes del Mezzogiorno e i piani Transizione 4.0 e 5.0. Preoccupate le imprese travolte da una doppia stretta che avrà anche una diversa scansione temporale. Da gennaio 2026 si dimezza da 100 mila a 50 mila euro l’importo dei carichi iscritti a ruolo e non pagati che fa scattare il blocco alla possibilità di utilizzare crediti in compensazione. Da luglio arriva la seconda stretta, venendo allungato, a tutti, il raggio d’azione di un divieto di compensazione già in vigore per banche, intermediari finanziari e imprese di assicurazione e relativo ai bonus casa. Non sarà più possibile compensare crediti fiscali con contributi previdenziali e assistenziali.