Dividendi, distribuzione anticipata per evitare la stretta
La legge di Bilancio 2026 eliminerà la tassazione agevolata sui dividendi per le partecipazioni inferiori al 10% del capitale, portando l’imposizione effettiva dall’ 1,2% al 24% per le società di capitali. Restano però esclusi i dividendi deliberati entro il 31 dicembre 2025, anche se pagati successivamente. Molte società stanno quindi provvedendo a deliberare la distribuzione di utili o a incrementare la propria quota per superare la soglia del 10%. La delibera deve avere data certa anteriore entro fine anno per evitare contestazioni fiscali. Tale comportamento è considerato legittimo e non elusivo dal Mef, purché rispetti la normativa vigente. Si auspica una revisione che riduca l’impatto per le partecipazioni minori e le società quotate.