Il Sole 24 Ore - Alessandro Germani - Pag. 31 11 Settembre 2025

Ricariche domestiche e optional auto senza agevolazione fiscale

Linea dura dell’Agenzia delle Entrate sui fringe benefit. La risposta a interpello 237/2025 sulle ricariche elettriche e la 233/2025 sugli optional, entrambe relative alle auto aziendali concesse ai dipendenti in uso promiscuo, forniscono un’interpretazione di chiusura da parte dell’Agenzia circa il fatto che gli importi corrisposti dal dipendente possano abbattere la base imponibile del fringe benefit. Dallo scorso 1°luglio, per il calcolo del fringe benefit a carico del dipendente, si considera il 50% della tabella Aci, percentuale ridotta al 10% per le auto elettriche e al 20% per le ibride plug-in. La risposta 237 conferma che le card per le ricariche pubbliche rientrano nel forfait Aci, comprendendo quindi l’energia elettrica al pari di carburanti tradizionali, senza ulteriori tassazioni. Tuttavia, permane disparità rispetto alle ricariche domestiche, che restano reddito imponibile. Le Entrate ribadiscono inoltre che l’addebito al dipendente per uso privato non riduce il fringe benefit tassabile. Stesso principio nella risposta 233: i contributi del dipendente per optional aggiuntivi non possono abbattere il fringe benefit, in quanto esclusi dal calcolo forfettario Aci e restano quindi a carico del lavoratore. (Ved. anche Italia Oggi: ‘Card per ricarica di auto aziendali non è tassabile’ – pag. 22)